Il Circolo MCL

“IL CIRCOLO”

Pensate, son passati più di quarant’anni e ancora qualcuno lo chiama  l’ ACLI eppure è diventato MCL da circa quarant’anni. Ognuno di noi ha un’opinione simile ma diversa e sicuramente molto personale del Circolo; se chiedessi a ciascuno di Voi di descriverlo avremmo punti di vista differenti e forse qualcuno anche contraddittorio. Resta il fatto che questi ambienti voluti e dedicati con innovata passione sono stati messi a disposizione dei parrocchiani in primis, e  a tutta la cittadinanza di Scarperia, da Don Bitossi , che con lungimiranza  ha voluto profondamente creare in quelle mura e in quel giardino il segno più profondo e indelebile del suo passaggio in questa parrocchia e in questo paese. L’evoluzione che negli anni ha avuto il Circolo ha sempre avuto come base indissolubile i valori, i principi e l’etica che da sempre contraddistingue il Movimento Cristiano Lavoratori legato univocabilmente alle parrocchie e alla dottrina della chiesa. Ogni azione ogni, nostro intento, negli anni, è sempre stato quello di dotare la parrocchia di ambienti piacevoli dove gruppi  persone eterogenee potessero incontrarsi, confrontarsi in piena libertà, ma nei limiti canonici della Nostra Chiesa, alimentando quel messaggio universale che ci contraddistingue come buoni cristiani.  Sempre e comunque fedeli a tali principi, ci siamo mossi anche nell’aprirsi all’esterno, collaborando sempre più con il mondo laico in modo tale da essere uno degli attori a cui sempre più la comunità di Scarperia fa riferimento e mostrando a tutta la popolazione il valore non del circolo ma della Parrocchia tutta.   Il centro storico com’è concepito oggi, ha nel Circolo uno dei suoi punti fondamentali, non c’è evento o manifestazione scarperiese di qualsiasi genere  che non abbia collaborazione a vari livelli col circolo. Il circolo e la parrocchia stessa sono entità distinte ma entrambe perseguono un cammino che porta con se il Vangelo.  Chiedi  e ti sarà dato….. Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te…..

Il circolo negli anni si è sempre preso cura degli ambienti parrocchiali con  i quali  il suo fondatore aveva dato avvio a questa opera. Le varie esigenze e “ mode “ ne hanno cambiato la conformazione e un po’ la “ geografia, ma resta sempre intatta la colonna vertebrale del fondamento di dare spazi condivisi dove, tuttora, anche se con interessi diversi si ritrovano in piena libertà e gioia bambini, ragazzi, adolescenti, adulti anziani….basta affacciarsi una qualsiasi domenica mattina, dopo la messa, o pomeriggio per osservare famiglie intere che  si sono ritrovate e continuano a ritrovarsi da decenni tra queste mura e in questo giardino PARROCCHIALE .

Durante la settimana molteplici sono i gruppi  con interessi comuni che svolgono le proprie attività ludiche, sportive o artistiche tanto da essere uno dei circoli più numerosi a livello toscano e il più numeroso della provincia di Firenze(circa 320) nonostante il nostro circolo non abbia mai fatto una campagna di tesseramento aggressiva. Spesso si è cercato di  dare spazio a persone o gruppi che non avrebbero potuto  avere altre possibilità .Il gruppo degli scacchi o il pattinaggio ne sono un esempio, il piacere quotidiano di vedere il circolo pieno di bambini che negli anni sono cresciuti e a loro volta son diventati genitori e continuano ad accompagnare i propri figli in questi locali è la spinta che da anni mi lega e lega altre persone del consiglio a perseverare in questa opera che ribadisco altro non è che parrocchiale.

Negli anni e più precisamente dall’inizio degli anni ‘90 il circolo ha iniziato in modo completamente autonomo sia decisionale che economico  la ristrutturazione di alcuni ambienti  parrocchiali  inutilizzati da molti anni, un esempio per tutti sono i locali della cantina, dove ora ci sono i telai della scuola di tessitura e la batteria della scuola di musica; locali a cui non era possibile nemmeno accedere in alcuni periodi dell’anno per dei ristagni d’acqua. Contemporaneamente son stati rifatti il vialetto di accesso lato via San Martino e la terrazza esterna con la scala che doveva fungere anche da via di fuga dell’ex convento; gli anni a seguire son stati pavimentati, il locale bar, tutto, e rimodernato, rimesso in sicurezza e a norma rifacendo i bagni con la rampa di accesso per i disabili e un primo pezzo della pavimentazione esterna.  Contemporaneamente fu ristrutturata la sala parrocchiale mettendo a norma l’impianto elettrico e rilluminandola come tutt’oggi è.

Tutti questi lavori son stati possibili nel tempo grazie ad una attenta ed oculata gestione delle finanze e  del patrimonio a disposizione ogni anno. Proseguendo cronologicamente  i lavori sono proseguiti di anno in anno a seconda delle esigenze che il circolo doveva affrontare: negli anni la frequentazione giovanile in età adolescenziale è divenuta sempre più numerosa e per tener conto di questo a metà degli anni 90 il circolo si dovette dotare di una struttura coperta che potesse ospitare questo numero inconsueto ma piacevole di presenze. Certo molti pensano che “ il tendone”, come tutti chiamiamo, sia stato acquistato per  le sagre, e non per ospitare un numero sempre più crescente di giovani, di ragazzi che per volontà o su indicazione delle famiglie venivano e tuttora vengono al circolo a trascorrere il proprio tempo libero. Da questi giovani son nati gruppi tuttora coesi come la Compagnia delle Formiche,  che da anni creano e realizzano spettacoli che hanno superato perfino i confini nazionali. Pochi  anni dopo al circolo viene proposto, dall’appena nata Associazione Sportiva Dilettantistica Mugello 2002, di dotare il circolo di una regolamentare pista di pattinaggio, area che comunque diventa polifunzionale avendo i requisiti geometrici necessari per qualsiasi sport. Iniziano così i lavori per convertire il vecchio e ormai in disuso campo da tennis e il campino da calcetto, in una superficie unica e conforme che ormai tutti conosciamo. Contemporaneamente e per esigenze diverse il circolo inizia l’opera più grossa e costosa, la realizzazione della cucina. La scelta di dotarsi di  una cucina nasce dall’esigenza che ormai da anni aveva l’asilo nido parrocchiale che ormai da tempo usufruiva della ex cucina del convento ormai non più a norma e che l’ASL aveva minacciato più volte di chiudere.  La realizzazione e l’arredamento a norma della cucina è stata tutta a carico del circolo tranne per il costo degli infissi sostenuto spontaneamente da Don Tommaso,  permettendo così l’utilizzo della cucina nei tempi previsti per la produzione dei  pasti della scuola Parrocchiale, anziché dover attendere qualche mese che il Circolo avesse la disponibilità della cifra. Naturalmente anche questo nuovo ambiente è  della parrocchia. Quindi l’asilo parrocchiale ne ha usufruito da sempre completamente ad uso gratuito e non solo per la preparazione dei pasti dell’asilo nido, ma, giustamente, anche per la preparazione di tutti i pasti dei bambini della scuola materna. La preparazione dei pasti per tutti i bambini è stata comunque un’esigenza imposta dal comune che per la superficie della sua cucina non poteva produrre più di un numero di pasti e quindi essendosi dotati di una cucina a norma, la parrocchia provvedeva da sola alla preparazione degli stessi. In tutti questi anni non ci sono mai state lamentele a nessun livello e mai nessun disservizio.  Nel frattempo si è completata la pavimentazione e gli accessi alla parte esterna sia su via delle cortine che su viale Matteotti.

Negli anni a seguire, e qui si arriva agli ultimi otto anni, da quando io ho ricevuto la presidenza, il circolo ha realizzato il nuovo spazio giochi per i bambini più piccoli, ha ricondizionato e messo a norma tutto l’impianto elettrico e di illuminazione esterno ed interno ai locali. Abbiamo realizzato il piccolo campo da calcetto, abbiamo ripavimentato la pista con mattonelle Duralit e comunque ogni anno abbiamo provveduto alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli ambienti che ci son stati dati in comodato d’uso.

La collaborazione del Circolo  con l’asilo, con la parrocchia e in ultimo, con la cooperativa che gestisce  l’asilo è sempre stata aperta e trasparente, noi crediamo fermamente nelle grandi possibilità che la collaborazione, che ci ha sempre contraddistinto, continui fraternamente a donare a noi tutti il piacere di frequentare col  vero senso cristiano questi ambienti e  vorremmo  fortemente continuare a d avere il vostro consenso per proseguire nella strada intrapresa cinquant’anni fa da Don Bitossi.

Non ho toccato assolutamente e volutamente numeri,anche perché all’interno di questo Consiglio Pastorale pochi di Voi sono soci del circolo, pertanto non posso presentare qui il bilancio, voglio comunque citarne qualcuno come medie degli ultimi  otto anni:

bollette totali annuali                   24.825,00

incassi bar                                        48.931,00    di cui circa il 25% di ricavo

incassi sagre                                   74.851,00   di cui circa il 40% di ricavo

lavori di manutenzione               30.719,00    senza tener conto del volontariato

 

Negli anni, dal 1985 ad oggi, anno in cui il Circolo ha iniziato ad autofinanziarsi con le sagre, ed ha iniziato i lavori di manutenzione e trasformazione di tutti i locali Parrocchiali affidatogli si può tranquillamente ipotizzare una stima di investimento che sfiora, se non supera,  il milione di Euro. Tutti interamente utilizzati per la valorizzazione di questi ambienti ma soprattutto per mantenere vivo in tutti noi il piacere di condividere questi spazi che tanta gioia e calore cristiano ci hanno dato.

E’ un grande piacere essere ormai da anni parte di questo progetto, che prepara il terreno giusto e profondo in cui i nostri giovani possano giocare, divertirsi, costruire relazioni che li preparano alla vita condividendo i principi fondamentali che ci accomunano.

E’ un piacere, una responsabilità e, permettetemelo anche un impegno non semplice sia personale che di tante altre persone, che va oltre il solo tempo, infatti alcuni di noi che compongono il consiglio, siamo in prima persona esposti personalmente e giuridicamente con responsabilità anche finanziarie nei confronti della banca.

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